
In un periodo in cui tutti gli italiani stanno facendo enormi sacrifici per affrontare la crisi, gli unici che non accettano di concorrere in alcun modo a farlo sono gli amministratori comunali che si stanno preparando ad applicare il massimo livello previsto per le aliquote dei tributi immobiliari. E questo solo perché pretendono che le loro entrate rimangano rigorosamente uguali a quelle dello scorso anno, per pagare spese che evidentemente non vogliono tagliare. È un atto d’accusa durissimo quello pronunciato recentemente dal presidente nazionale di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, contro le amministrazioni comunali, disposte ad aumentare la già pesantissima pressione fiscale sugli immobili pur di non rinunciare ai propri privilegi. Un atto d’accusa che suona come l’ennesima condanna per una politica ormai allo sbando, diventata il “nemico pubblico numero uno degli italiani” non solo per la sua incapacità a trovare soluzioni reali ai problemi degli italiani, ma soprattutto perché a questa sua totale incapacità aggiunge l’odiosissima decisione di non rinunciare affatto ai propri privilegi, spremendo come limoni i cittadini. E, in particolare, i proprietari di immobili che in Italia, e a Bergamo in particolare, sono la stragrande maggioranza, oltre l’80 per cento, a conferma che nel nostro Paese (e in particolare a Bergamo, terra di “muratori”) il mattone è sempre stato considerato un bene rifugio. “La duplice richiesta dei Comuni di portare l’aliquota massima dell’Imu bis dal 2,5 al 3,5 per mille e di rimuovere il limite del 10,6 per mille per le due Imu, per trovare a loro favore quel miliardo e mezzo in più che ancora pretendono, è inaccettabile”, ha tuonato il presidente nazionale di Confedilizia, “anche perché questo significa una triplicazione del canone in soli quattro anni”.
Testo realizzato da Baskerville srl per www.casavuoisapere.it
Dal presidente del consiglio al sindaco dell’ultimo paesino: cosa hanno fatto politici e amministratori se non distruggere un mare di ettari di terreni per far cementificare, per incassare oneri urbanistici solo perché non sono capaci di “produrre” denaro in nessun altro modo (ma solo di sperperarlo…)? Che cosa hanno fatto se non far pagare tasse su tasse a milioni di famiglie che hanno lavorato una vita per costruirsi o comprarsi una casa? Sapete cosa vi dico? Che in un Paese abitato da cittadini normali sarebbe già scoppiato il finimondo. Noi invece qui, come pecore, a farsi tosare da una banda di incapaci e per di più ladri (Tangentopoli e le notizie che continuano a arrivare da tutta Italia – avete letto le ultime sulla richiesta di rimborsi????? – insegnano…).
Corrado Sforza Fogliani ha il coraggio di dire le cose come stanno. E gli altri? Tutti zitti e buoni? Tutti ad aspettare in religioso silenzio di prendere l’ennesimo calcio nel sedere….
A proposito di Comuni che chiedono sacrifici mentre loro non ne fanno: è giusto che un’amministrazione (quella di Bergamo) chieda che venga pagata una tassa anche su immobili disabitati, vuoti da anni? Obbligare a pagare un servizio che non viene effettuato, non essendoci alcuna pattumiera da ritirale) non è una vera e propria rapina? Per pagare maxi stipendi a funzionari inetti?
In Italia i proprietari della prima casa sono oltre l’80 per cento.In Italia i proprietari di casa, compresi i milioni che hanno sputato sangue una vita per costruirla, comprarla, per lasciare qualcosa ai figli, sono massacrati di tasse da governi capaci solo di comportarsi come quei briganti che si appostavano per strada due secoli fa per svaligiare le diligenze, per pagarsi una vita comodissima senza fare un c…., per pagarsi magari qualche mignotta, per comprarsi case (sulle quali possibilmente non pagare nulla….) o barche….. Perchè le associazioni della proprietà edilizia, tirando fuori gli attributi, come si suol dire, non usano questa potente arma che possiedono invitando, con una campagna nazionale, a boicottare i politici? non è difficile: fate capire, per esempio, al signor Renzi che al prossimo referendum molti proprietari di casa non ci andranno perchè stanchi di belle parole e zero fatti…. Costringetelo a intervenire in modo tangibile, e se poi un domani dovesse rimangiarsi tutto, qualche decine d’italiani proprietari di casa potrà sempre avere i numeri per toglierlo dalle scatole (lui e chiunque altro, s’intenda, intendesse a continuare ad agire in questo modo da banditi….)
Confedilizia non deve fare altro che indire una manifestazione di protesta: milioni di proprietari di casa non aspettano altro per scendere in piazza. Una famiglia lavora decenni per mettere da parte i soldi per comprare casa, suda, si danna per pagare il mutuo. Per poi vederseli rubare da gente che non fa niente dalla mattina alla sera e usa la casa come un Bancomat per pagarsi stipendi da nababbi. Non so voi, ma io sto cominciando a provare non più solo disprezzo per certa gente, ma qualcosa che mi sembra comincia a somigliare tanto all’odio…